Da bonus a malus gas, aumentano le segnalazioni di bollette salate. Cifarelli: “I lucani non sono fessi”

POTENZA- Ad agosto la legge regionale che istituisce il bonus gas compirà due anni. E visto le tante segnalazioni di cittadini che lamentano bollette salatissime, c’è soltanto da augurarsi che l’azzeramento della molecola gas, da qui alla prossima estate non si trasformi in “malus”.

Nel frattempo anche in viale Verrastro hanno riconosciuto che qualcosa non torna, specie alla luce delle nuove condizioni del mercato libero. Ma, invece di provare a comprendere insieme alle associazioni dei consumatori le ragioni dei rincari, si è optato per un vertice ristretto ad alcune delle società fornitrici, il capo di Gabinetto, Michele Busciolano e l’amministratore unico di Apibas, Luigi Vergari. Ma Federconsumatori e Centro Consumatori Italia non ci stanno. Il presidente di Federconsumatori Basilicata, Michele Catalano, lamenta il mancato coinvolgimento. “La Regione – commenta il presidente Catalano – convoca le società di gestione senza conoscere i problemi quotidiani che gli utenti hanno nella fruizione del bonus gas regionale. Sarebbe stata più proficua la partecipazione delle associazioni dei consumatori al tavolo regionale, considerato che si adoperano giornalmente a risolvere i problemi di fruizione di questa agevolazione, causati anche da una comunicazione poco chiara ed equivoca fatta dalla Regione Basilicata”.

Per il consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli, “oramai si è persa la dimensione della decenza istituzionale. Avrebbe avuto un senso – prosegue – se all’incontro in Regione fossero state presenti tali organizzazioni, anche alla luce dei timori che questa misura stia producendo un grosso buco nel bilancio regionale. Invece si è voluto tenere fuori e non far parlare le organizzazioni che evidentemente pongono questioni che rovinano la narrazione costellata di false verità operata dall’assessore Latronico e dal presidente Bardi. I nodi stanno per arrivare al pettine. Ma veramente questi signori a fine corsa istituzionale – conclude Roberto Cifarelli – pensano di fare fessi i cittadini lucani?”