Facoltà di Medicina, è guerra tra i partiti per metterci il “cappello”

POTENZA – E’ il giorno della presentazione alla stampa del protocollo d’intesa alla base dell’istituzione nella nostra regione, della facoltà di Medicina e Chirurgia.

In una conferenza stampa stamane il presidente della Regione Vito Bardi e la rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole, illustreranno ai giornalisti i contenuti dell’accordo che sarà firmato a breve con il ministero della Salute e con il Ministero dell’Università e della Ricerca.

La facoltà di Medicina aprirà i battenti – lo ricordiamo- il prossimo anno, per l’annualità accademica 2021-2022, anche se c’era chi, fin dall’inizio, ha cercato di accelerare la tempistica non considerando i necessari passaggi e l’iter ministeriale alla base della certificazione. Ma tant’è. L’importante, come si dice in questi casi, è il risultato. I posti a disposizione saranno 60. Una novità, ma soprattutto una conquista per la Basilicata, per i giovani lucani e per l’università che arriva dopo un lungo e acceso dibattito inter-istituzionale allargato soprattutto alla società civile. Che è stata forse la vera anima di questa battaglia. Anche se è appena iniziata la gara dei partiti a mettere il capello sulla primogenitura dell’iniziativa. Come se chi si trova ad occupare postazioni importanti nelle istituzioni fosse lì per fare altro e non per portare a casa risultato. Come se chi governa fa un favore ai lucani. E invece dovrebbe essere il contrario.

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di Mara Risola