Facoltà di Medicina, la volontà politica c’è. Manca il progetto

POTENZA- La volontà politica ci sarebbe. Seppure sprovvista di un progetto condiviso con l’Unibas.

In molti però nelle stanze che contano a viale Verrastro, avrebbero dato la personale disponibilità per lavorare di comune accordo all’obiettivo, Facoltà di Medicina in Basilicata. La conferma è arrivata nella prima riunione di maggioranza 2020, tenuta dal presidente della Regione, Vito Bardi con consiglieri e assessori, lo scorso 3 gennaio. Occasione importante in cui si è tentato di avviare il nuovo anno non solo smussando le numerose crepe all’interno delle forze di governo, ma anche fissando nuovi traguardi. A partire dalla questione Medicina per la quale da più parti, sarebbe stata invocata una presa di posizione definitiva. Fermo restando il fatto che un tavolo con le parti, Regione, Unibas e Miur ancora non è stato avviato. «Facciamo il possibile perchè questa cosa vada in porto», avrebbero detto al tavolo i convenuti. «Portiamo a casa il risultato». Un risultato che, lo ricordiamo, servirebbe non solo ad ampliare l’offerta formativa regionale, trattenendo gli aspiranti medici lucani in regione e attraendo giovani anche da fuori la Basilicata, ma anche al sistema sanitario regionale che potrebbe attingere per la nuova generazione di medici direttamente dall’università locale. Sopperendo in questa maniera, alle croniche carenze d’organico. Ma non è tutto. C’è anche l’aspetto politico ad appassionare la nuova classe dirigente di centrodestra. Portare a casa un trofeo che il centrosinistra non è riuscito ad accaparrarsi. O forse non ne ha avuto il coraggio. Retropensieri che tuttavia, oggi devono lasciare spazio ai fatti.

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di Mara Risola