MATERA – Stop alle prestazioni eraogate dall’ospedale Miulli ai lucani. Ii cittadini, in particolare quelli del Materano, che hanno come punto di riferimento l’ospedale di Acquaviva delle Fonti a 30 km dalla città dei Sassi, dovranno fare marcia indietro. Questo perché, come accaduto già in passato, la Regione Basilicata non ha rinnovato l’accordo di confine con la Puglia costretta a validare un provvedimento di stop.
La sospensione, a partire dal primo luglio e fino al prossimo 31 dicembre, riguarda i ricoveri programmati, Day Surgery, Day Hospital, Day Service e Ambulatoriale. Stessa decisione anche per visite oncologiche e di radioterapia, esami diagnostici come Tac, Raggi, Endoscopie. Sarà possibile effettuare soltanto visite di controllo. Resta, al momento, un’unica possibilità, ovvero la “prima visita” specialistica prenotata al costo di 60 euro. Da Matera arriva il grido del consigliere comunale Pasquale Doria che parla di mancato rispetto della Costituzione. Una regressione -come dice- che colpisce soprattutto le fasce sociali meno abbienti. Situazione conclude Doria- destinata a peggiorare con l’autonomia differenziata in mancanza di ogni garanzia sui livelli essenziali delle prestazioni, i cosiddetti Lep.