Regionali, i dissidenti dem snobbano Polese e trattano con Roma

POTENZA – Un via vai incessante da Potenza verso Roma per tentare di aggiudicarsi un posto da capotavola nella coalizione del centrosinistra, allo stato attuale ridotta in briciole. Ognuno sgomita pur di poter fare la voce grossa. Le posizioni di Pd, dissidenti ed Mdp ad una quindicina di giorni dalla presentazione delle liste sono molto distanti, anche se apparentemente non irremovibili. Lacorazza, invece, resta convinto del suo progetto a capo di Basilicata Prima e mantiene le distanze. Ammiccamenti o presunti tali si registrano invece soprattutto tra vecchi e nuovi malpancisti in casa Pd. Da un lato Santarsiero, Chiurazzi e Spada, dall’altro la componente Articolo 1-Mdp. Gli speranziani sembrano essere sempre più convinti che il nome di Carmen Lasorella sia quello giusto, mentre i dissidenti spingerebbero per Piergiorgio Quarto della Coldiretti, profilo su cui gli ex dem sarebbero disposti a ragionare soltanto nel caso il centrosinistra si ricongiungesse. In parole povere, arretrerebbero qualora l’ipotesi Pittella bis decadesse. Ma ci sono da convincere Polese e Valvano. Oltre allo stesso Pittella. Le difficoltà per fare sintesi sembrano crescere man mano che il tempo a disposizione si riduce.

 

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