POTENZA- Se la candidatura al bis di Bardi è un tema che riguarda i vertici nazionali del centrodestra, in un risiko di postazioni che rispecchia l’equilibrio e il peso politico tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, nel centrosinistra la “partita” lucana è nata dal basso. Da quel fermento civico che non ne poteva più di assistere al disastro causato “dal peggior governo della storia della Basilicata”. Con la proposta di candidatura di Angelo Chiorazzo, arrivata come frutto dell’impegno della società civile e sulla quale, giorno dopo giorno, è andato allargandosi il consenso anche partitico. Il tutto, mentre la corsa del generale segue soltanto scelte secche “calate” dall’alto.
Con la data del voto tra l’altro, indicata dallo stesso Bardi solo quando, evidentemente, la coalizione romana di centrodestra è pronta ad ufficializzare il suo candidato. Con il decreto di indizione dei comizi infatti, arrivato sul “filo del rasoio”, (pur restando nei margini fissati dalla legge) il centrodestra punterebbe a destabilizzare gli avversari, per i quali, visti i tempi stretti, si riduce l’intervallo temporale per la composizione del perimetro della coalizione di centrosinistra, dove il dibattito interno è in ancora fase di definizione, in un confronto serrato tra Pd e Movimento 5 stelle.
Sul tavolo la volontà non può che essere quella di andare uniti, tenendo naturalmente insieme le istanze di tutti.
Per questo gli appelli indirizzati ieri a tutta la coalizione dalla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, dal cooperatore lucano candidato di Basilicata casa comune, Angelo Chiorazzo, e dal coordinatore regionale del Movimento 5 stelle Arnaldo Lomuti, possono essere letti positivamente, nell’ottica di costruire, seppure in poco tempo, un fronte unico che possa sconfiggere il centrodestra bardiano.
IL MONITO DI ELLY SCHLEIN
Proprio ieri la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein in occasione della direzione nazionale del partito è stata chiara: “Dobbiamo fare uno sforzo massimo per raggiungere l’unità, salvaguardando l’autonomia e l’identità di ciascuna forza, condividendo i programmi e le priorità dei territori”. Il Pd si è già espresso positivamente sulla personalità di Chiorazzo come guida della coalizione di centrosinistra, in occasione della direzione regionale dei dem del 28 ottobre scorso con la relazione del segretario regionale Lettieri, approvata a maggioranza al termine della riunione.
L’APPELLO ALL’UNITÀ DI CHIORAZZO
La personalità ad oggi pronta a guidare la sfida del centrosinistra è il cooperatore lucano Angelo Chiorazzo che, sostenuto da Pd e Basilicata Casa Comune, prosegue nel suo impegno sui territori a contatto con i cittadini, nella costruzione di un fronte il più largo possibile per sconfiggere la destra. “Finalmente si conosce la data- evidenzia l’esponente di Basilicata Casa Comune – come dal primo giorno dell’arrivo da Napoli in Basilicata del generale Bardi, la decisione è stata presa all’ultimo secondo utile. Senza nessun rispetto per gli elettori e per chi deve lavorare agli adempimenti burocratici per la presentazione delle liste”.
Poi il monito alla costruenda coalizione. “Mettiamo da parte pregiudiziali. Abbiamo pochissimo tempo per avviare un confronto. Sul programma. Sulle scelte con cui realizzarlo. E, perché no, sulle garanzie politiche che ciascuna forza può legittimamente desiderare per essere certa che la propria posizione sia incisiva nella futura azione di guida della Basilicata. Riuniamoci, ha poi concluso – confrontiamoci e presentiamoci ai lucani con una proposta chiara. Uniti si vince”.
LOMUTI DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Parole alle quali seguono quelle del coordinatore regionale del Movimento 5 stelle, Arnaldo Lomuti. “Da Bardi ennesimo atto irrispettoso. Apprendiamo, con poco stupore che il generale ha indetto le elezioni nel rispetto della legge ma utilizzando una facoltà come uno strumento a propria disposizione da usare contro l’avversario politico”. “Il M5s è pronto a dare il proprio contributo all’interno di una coalizione di centrosinistra che sia convincente e credibile,- dice Lomuti- non veti né imposizioni, ma un progetto che unisca”. “Dunque- qui l’appello alla responsabilità di tutti – se anche il centrodestra usa ogni espediente possibile per consolidare la propria posizione in via Anzio, la forza di chi vuole risollevare il destino di questa regione prevarrà”.
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