POTENZA – Taglieggiava diversi operai impegnati nella realizzazione del Centro Olio di Tempa Rossa della Total, costringendoli a versargli ogni mese parte del loro stipendio quale corrispettivo della loro assunzione.
Una serie di episodi che hanno portato la Dda di Potenza a chiedere e ottenere l’arresto di Vincenzo Pistritto, 52enne siciliano ritenuto “contiguo” ad un clan mafioso operante nella zona di Gela, in provincia di Caltanissetta.
L’uomo si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Pistritto, come si legge nel comunicato diffuso dal procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio è “gravemente indiziato» di aver avviato un’estorsione «stabile, duratura e sistematica» nei confronti degli operai della Tc srl (molti dei quali suoi conterranei), una delle società che nei mesi scorsi ha lavorato alla costruzione del centro olio, entrato in funzione soltanto all’inizio dell’anno. In qualità di addetto alla gestione del personale della ditta e con “metodi intimidatori» – oltre che con l’uso di armi – l’uomo aveva costretto gli operai a versargli il denaro ogni mese, “quale corrispettivo della loro assunzione».
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