Coronavirus, neanche una parola dalla Regione sul caso “Parisi”

POTENZA – Quello sfogo fatto pochi giorni dopo il ricovero, rileggendolo oggi fa ancora più male.

La morte del 58enne potentino dalla barzelletta sempre pronta, ha lasciato senza parole tanti potentini e non, scioccati dalla notizia del decesso di un under60 da Covid 19.

Quasi una settimana fa, la figlia di Palmiro Parisi, aveva ricostruito su facebook quel periodo vissuto in quarantena. Di fronte alla richiesta di un tampone da parte dell’uomo, quelle risposte concesse da chi si trovava dall’altra parte del telefono, lasciano tanto amaro in bocca. “Ha cominciato ad avere la febbre il 13 marzo – raccontava circa una settimana fa su facebook la figlia -, febbre che non è più scesa nonostante tutto è stata trattata con antibiotici e tachipirina. Abbiamo chiamato la guardia medica, il 118 e il numero verde regionale poiché dato che la febbre non scendeva e svolgendo il mestiere di rappresentante mio padre aveva alte probabilità di essere contagiato dal covid 19. È stata inviata la richiesta per il tampone”.

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