Migranti, sit-in della Lega a Ferrandina: “Bombe virologiche in giro e lucani con le mascherine”

FERRANDINA – Striscioni a difesa dei lucani e contro i flussi di migranti hanno fatto da sfondo all’iniziativa di protesta che si è tenuta ieri nel pomeriggio davanti alla struttura di Ferrandina che ospita decine e decine di migranti sbarcati nelle settimane scorse a Lampedusa.

La mobilitazione ad opera della Lega è stata inscenata per chiedere un deciso cambio di rotta al Governo Conte, sulla scia anche dei contagi riscontrati a Potenza e Irsina su alcuni bengalesi.

Presente anche il vicesegretario nazionale Andrea Crippa, che ha colto l’occasione per chiedere informazioni dettagliate al gestore circa le condizioni strutturali del centro. Al momento sono 66 i migranti che alloggiano all’Old West, tra questi anche sedici persone positive. Il resto, 34 persone, sono invece fuggite dal centro. Una situazione insostenibile a detta di Crippa, secondo il quale i “colpevoli” vanno da ricercare su Roma. “Siamo qui per esprimere il nostro sdegno nei confronti di una politica d’accoglienza scriteriata che sta effettuando questo governo, per cui si sta mettendo a repentaglio la vita e la salute di migliaia di cittadini lucani. Da questa struttura – ricorda – sono fuggiti una quarantina di migranti e al momento sono delle bombe virologiche ed epidemiologiche in giro per la Basilicata. E quindi, se ci dovesse essere da domani un caso di coronavirus accertato in provincia di Potenza o di Matera noi procederemo con la denuncia per provocata pandemia nei confronti dell’attuale presidente del Consiglio, dell’attuale ministro degli Interni, visto che questo governo conta anche di due esponenti politici lucani. Saranno Lamorgese e il ministro della Salute Speranza – prosegue – a risponderne di fronte ai propri concittadini perché non è possibile che in questo momento ci siano immigrati clandestini positivi al Coronavirus in fuga mentre migliaia di cittadini lucani devono vivere con le mascherine e con i distanziamenti.

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di Michelangelo Russo