POTENZA – Petrolio e gas, nel 2019 produzione in lieve calo in Basilicata. E’ quanto emerge dal report annuale pubblicato nei giorni scorsi dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
Partendo dal greggio, scopriamo come nell’anno che si è da poco concluso la produzione in Val d’Agri si sia attestata a quota 3,3 milioni di tonnellate rispetto alle 3,6 milioni di tonnellate del 2018. Discorso simile per il gas: la produzione 2019 ha raggiunto 1,49 miliardi metri cubi (nel 2018 il dato aveva raggiunto 1,57 miliardi di metri cubi).
Per quanto riguarda il petrolio si tratta di lievi fluttuazioni che, di conseguenza, andranno ad incidere poco sul gettito delle royalties che anche nel 2020 dovrebbe attestarsi tra i 90 e i 100 milioni di euro, anche alla luce delle altrettanti lievi variazioni che nel 2019 hanno interessato la quotazione del petrolio. Dal prossimo anno, invece, con l’entrata a regime anche delle estrazioni a Tempa Rossa (altri 50mila barili al giorno) il tesoretto è destinato ad aumentare, nella speranza di poter parlare finalmente di un suo utilizzo virtuoso e davvero proiettato verso lo sviluppo e il rilancio dell’occupazione nella nostra regione. Il tutto in un momento storico molto particolare, caratterizzato dalle trattative tra Eni e Regione Basilicata per una ricontrattazione delle compensazioni ambientali. Nei giorni scorsi le parti sono tornate ad incontrarsi, ma la compagnia petrolifera continua a mantenere un atteggiamento guardingo in attesa del via libera dal ministero al rinnovo decennale della Concessione Val d’Agri, scaduta ormai dallo scorso mese di ottobre.
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di Fabrizio Di Vito
